Secondo l’ultimo monitoraggio Iss, 11 Regioni sono a rischio moderato, di cui 3 hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto. Altre 3 nello scenario 2
Fine 2020 e inizio 2021 con grandi criticità. Questa la fotografia scattata dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ultimo monitoraggio di quest’anno: l’anno della pandemia, che ha fatto registrare un picco di morti in Italia, ben +84mila rispetto alla media, proprio a causa dell’emergenza Coronavirus.
Come indicato nel report Iss, a Capodanno l’Italia registra una situazione particolare: siamo di fronte a una lieve diminuzione dell’incidenza del Covid, che però resta ancora elevata, ma allo stesso tempo osserviamo una tendenza all’incremento dell’indice Rt che necessita di essere costantemente monitorata, per non diventare incontrollabile.
Indice Rt e curva epidemiologica
La maggior parte delle Regioni chiude il 2020 con un rischio moderato o alto di un’epidemia non controllata e non gestibile. Ma l’indice Rt nazionale sale ancora, per la terza settimana consecutiva, sfiorando quota 0,93. La curva dei contagi registra un rallentamento nella sua decrescita un po’ in tutto il Paese, il che significa che l’epidemia in Italia migliora ma si mantiene ancora grave, soprattutto a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali.
Le 3 Regioni messe peggio a fine 2020
3 Regioni hanno un indice Rt che supera il valore di allarme di 1. Si tratta di:
- Calabria
- Liguria
- Veneto.
Le Regioni Calabria, Liguria e Veneto hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo 2 nell’epidemia di coronavirus in Italia. Proprio come la settimana scorsa, la situazione più preoccupante è proprio quella del Veneto, che oltre ad un Rt puntuale maggiore di 1 fa registrare un’incidenza particolarmente elevata. Il vecchio “modello Veneto”, quindi, in questa seconda ondata è chiaramente tramontato.
Le 3 Regioni a rischio a gennaio 2021
11 Regioni sono classificate a rischio moderato, ma di queste a gennaio 2021 3 hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità, e cioè:
- Emilia-Romagna
- Valle d’Aosta
- Veneto.
Per questo motivo in queste aree l’Iss esorta a considerare di applicare le misure previste, per i livelli di rischio attribuiti, anche alla fine di queste festività come descritto nel documento “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale” trasmesso con circolare del ministero della Salute del 12 ottobre 2020.